Ingiuria

Ingiuria - una sequenza utile per imprecare

Versi cadenzati da Chiara Guidi e musicati da Teho Teardo tratti liberamente da testi di Claudia Castellucci

con:
Alexander Balanescu e Blixa Bargeld, Chiara Guidi e Teho Teardo

Uno spettacolo di cuore, di stomaco, di voce. Uno spettacolo cupo, intenso, forte che riempie a piene mani testa e anima.
Ingiuria è dedicato a questo sentimento arcaico in un percorso poetico e sonoro che attinge al folclore e agli archetipi e spazia dall'ingiuria biblica intesa come imprecazione e offesa alla parola di Dio, fino all'ingiuria intesa come offesa dell'onore, del sentimento e dell'idea che ognuno ha di sé.


Chiara Guidi , accompagnata da Blixa Bargeld fondatore degli Einstürzende Neubauten, dà voce con un'espressività e un timbro degni di ammirazione, ad una selezione di testi di Claudia Castellucci.

Ed è la voce, la parola, la vera protagonista dell'opera. Una parola decostruita, a tratti urlata, a tratti sussurrata. Una parola dura, cupa, tesa. Una parola che ha avuto l'importante ruolo di costruire l'intera trama recitativa e riempire di scenografia il palcoscenico buio e minimale. Una parola usata come strumento, come suono puro al di là del suo significato. Simbolo e fisicità.

Il compositore Teho Teardo e il violinista Alexander Balanescu realizzano una colonna sonora bellissima, un incontro perfetto di classicità ed elettronica, su cui si inseriscono in modo originale e amplificato il canto della Guidi e di Bargeld.

A dirlo con le parole di Chiara Guidi “L'idea è quella di lanciare sassi con la glottide, scagliare timbri e toni che tracciano traiettorie sotterranee al testo” con un risultato emotivamente forte.

La voce invade le parole e le copre, le fa soccombere e frantuma i discorsi fino a far perdere il senso ma lascia molto, lascia significati e stupore.

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