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21, Apr 2017

Carte Blanche a Teho Teardo

Carte Blanche a Teho Teardo
Venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 aprile
Teatrino di Palazzo Grassi

Dopo il grande successo degli appuntamenti con i musicisti Michel Portal e Arto Lindsay, Palazzo Grassi-Punta della Dogana apre le porte al musicista e compositore italiano Teho Teardo, tra i più originali ed eclettici nel panorama europeo. Per “Carte Blanche” l’artista presenta un intervento sonoro site specific e una versione speciale del suo più recente e onirico progetto, “Phantasmagorica” con l’illustratrice e videoartista MP5 e con la partecipazione eccezionale del regista Abel Ferrara.

21, 22 e 23 aprile dalle ore 10 alle ore 19
"Sea Change"
Teho Teardo
sound performance con la voce di Hugh O'Conor

Venerdì 21 aprile alle ore 17
Incontro con Teho Teardo ed Enrico Bettinello

Sabato 22 aprile alle ore 20 e alle ore 21.30
"Phantasmagorica" di MP5 e Teho Teardo
con la partecipazione di Abel Ferrara

Ingresso libero con prenotazione: teatrino@palazzograssi.it

Video Sea Change: www.youtube.com/watch?v=QOc6MqCrhSw

Video Phantasmagorica: www.youtube.com/watch?v=E5u_bm_WtiI

Sea Change

Installazione sonora

The ocean is an object of no small terror. Indeed, terror is in all cases whatsoever, either more openly or latently, the ruling principle of the sublime.
Edmund Burke

I’m the creature from the black leather lagoon.
Lux Interior/The Cramps


Ho iniziato a lavorare con il suono senza che nessuno mi avesse mai ispirato, per quanto io ricordi, ad eccezione del registratore mono a cassette di mia nonna che cadde a terra e cominciò a riprodurre al rallentatore i nastri dei radiodrammi registrati come se captasse segnali dal cosmo.
Diventò il mio universo possibile; le onde sonore che generava erano liquide, nuovi suoni avevano preso a prosperare.
Di conseguenza, cominciai a costruire un archivio che nutro tuttora, dopo tanti anni, aggiungendo registrazioni su registrazioni.
Pulsa.
Raccolgo e classifico suoni, e cerco i nomi più adatti per catalogarli. Per me si tratta di memorie sonore, non di citazioni nostalgiche. Alcuni suoni provengono da sessioni da me effettuate, altri invece sono casuali: ritrovamenti, furti, errori, dimenticanze e lasciti involontari. Il mio archivio è un forziere di memorie e fantasmi sotto i mari. È un mare lui stesso.
I nostri mari sono ciò che noi vogliamo essi siano, ricchi di pesci oppure no, profondi o meno, sabbiosi o pieni di scogli. Siamo mari noi stessi, opachi, scuri, trasparenti, inquieti, insidiosi. Siamo maree, onde, sabbia, alghe, spiagge. Ascoltare un suono significa anche stabilire un rapporto con un fenomeno fisico che riesce ad attraversare metafore emozionali e filosofiche della nostra esistenza affettiva. Accade fissando l’infinito che il suono ci indica. Perché il suono è la legge che sposta l'aria, attraverso le onde si rivela ed arriva fino a noi dall’eternità.
Possiedo registrazioni effettuate con microfoni immersi nelle acque della laguna di Venezia, certe raccolte da me, altre di cui non ricordo nemmeno la provenienza, ma non è importante ora.
Attraverso un sistema di altoparlanti, diffonderò nel foyer del teatrino di Palazzo Grassi registrazioni realizzate con microfoni che sono stati fiondati nel buio fangoso della laguna fin dove non si vede più nulla. Questi suoni contribuiranno alla creazione di altre scorie, detriti di suono generati nel foyer da microfoni a contatto, mentre altri microfoni entreranno in risonanza con l’ambiente stesso. Una sorta di partenogenesi accidentale porterà alla comparsa di nuove incrostazioni sonore viventi, in perpetuo cambiamento come coralli, alghe, spugne e parassiti. Un fondale nella memoria in perenne mutazione, dal sublime allo spregevole, dove tutto si muoverà al buio e dal quale milioni di creature e spiriti, ripetendo lo stesso millenario rituale, emergeranno sgomenti dalla laguna per morire subito dopo davanti a noi.
Teho Teardo
Microfoni a contatto, registrazioni ambientali, suoni trovati,
strumenti - Teho Teardo
Voce - Hugh O'Conor